All’usufruttuario spetta il diritto di godere di un bene, e dei relativi redditi. Ad esempio abitare oppure concedere un immobile.
Al nudo proprietario spetta solo la proprietà spogliata del potere di trarre utilità dal bene. Ad esempio la proprietà proprietà di un immobile senza poterci abitare o darlo in locazione.
E’ possibile vendere/donare o acquistare solo la nuda proprietà: ad esempio un proprietario (una persona anziana desiderosa un alloggio sicuro e un capitale a disposizione) può decidere di vendere la nuda proprietà e riservare per se e per il coniuge l’usufrutto. Un altro esempio, i genitori possono decidere di donare al figlio solo la nuda proprietà e riservare per loro l’usufrutto.
Ma quanto vale l’usufrutto vitalizio ? Qual’è il trattamento fiscale ?
Il fisco, ai fini del calcolo delle imposte sul trasferimento della nuda proprietà, da una tabella con dei coefficienti (Tabella del valore comparativo usufrutto nuda proprietà rapportata al nuovo tasso legale del 3%, in vigore dal 1/1/2008).
Calcolo del valore del diritto reale di usufrutto
L’usufrutto vitalizio dura fintanto che vive l’usufruttuario e, quindi, il suo valore si calcola applicando un determinato coefficiente (relativo all’età dell’usufruttuario) al risultato del ragguaglio del valore della piena proprietà del bene considerato con il saggio legale d’interesse. Perciò l’usufrutto “vale” quanto più l’usufruttuario è giovane: empiricamente.
Ad esempio dato 200.000 Euro il valore della piena proprietà e in 51 gli anni dell’usufruttuario, si ha che:
– l’usufrutto vale:
200.000 x 3% x 23 = 138.000 Euro
– la nuda proprietà vale (specularmente):
62.000 Euro
Nella tabella qui sotto, è possibile vedere che l’usufrutto di un 51enne vale il 69% del valore della piena proprietà.